27.02.2013 – Presso la biblioteca del Cepdi, Centro Provinciale di Documentazione per l’Integrazione scolastica, lavorativa e sociale, si è tenuto il seminario conclusivo del progetto “Imparare a Suonare con Figurenotes – Innovazione e prospettive educative per persone con bisogni educativi speciali”, mirato all’accessibilità della pratica musicale attraverso l’innovativo progetto di notazione musicale ideato in Finlandia.
Il progetto, “importato” in Italia grazie alla professoressa Gabriella Ferrari, coordinatrice nazionale, è arrivato a Parma nel maggio scorso grazie al Cepdi e al contributo della Fondazione Cariparma, per rendere la pratica musicale accessibile a chi ha difficoltà a leggere la notazione tradizionale sul pentagramma, che richiede tempi lunghi di studio e apprendimento. Con il metodo Figurenotes si può imparare in brevissimo tempo a suonare, senza conoscenze teoriche o pratiche.

Figurenotes traduce la notazione tradizionale delle note con simboli di differente forma e colore: per suonare basta riprodurre le sequenze corrette seguendo le indicazioni dei simboli sullo strumento musicale. Dopo aver appreso il metodo, se lo si desidera, si può facilmente passare alla notazione tradizionale.

“La musica è uno strumento importante di integrazione non è un aspetto superfluo – spiega Gabriella Ferrari, docente in un istituto musicale di Trento -. Mettendo le persone con bisogni educativi speciali nella condizione di suonare le canzoni che sentono alla radio, magari in un contesto di gruppo, permette loro di sentirsi realizzati e diventa un aspetto essenziale della loro integrazione”.

In Emilia Romagna il progetto è coordinato dal professor Michele Russano: “Da maggio scorso abbiamo tenuto un corso per insegnanti, insegnanti di sostegno ed educatori a Parma, presso il Cepdi. Stiamo cercando di aprire questa esperienza a più persone possibili, già siamo riusciti a coinvolgere circa 50 ragazzi”.

“Come Cepdi siamo stati molto contenti di attivare questa iniziativa – spiega il presidente del Cepdi Amadei – realizzata grazie al contributo indispensabile della Fondazione Cariparma. Questo progetto utilizza la musica come uno straordinario strumento di integrazione, ci ha fatto piacere realizzarlo per la prima volta a Parma, sia come attività di formazione sia come esperienze dirette per i disabili. Speriamo di poter continuare”.

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