logoCepdiGiovedì 16 maggio alle ore 11,30, presso la sede del Cepdi (Centro Provinciale di Documentazione per l’Integrazione scolastica lavorativa e sociale), in via Stirone 4, è stato firmato il rinnovo dell’accordo tra l’associazione no profit, il Comune di Parma, la Provincia di Parma e l’Ausl per il progetto “Nuove Tecnologie”, partito nel 2006 e giunto al terzo rinnovo.

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Si tratta di un progetto mirato a favorire l’integrazione  degli alunni con disabilità e con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) attraverso l’uso di hardware e software dedicati che favoriscono la didattica aumentando nei ragazzi la possibilità di apprendere.
Durante l’uncontro sono stati presentati i risultati fin qui ottenuti: dal 2006 è stata svolta attività di consulenza specifica e formazione attraverso corsi, laboratori, workshop, seminari informativi e percorsi individualizzati sull’uso delle tecnologie didattiche e gli strumenti compensativi. Una formazione rivolta a quasi 2400 soggetti tra docenti (1752), personale educativo-assistenziale (214), genitori (133), operatori socio-sanitari (81) e alunni (218).
Numeri in costante crescita, che dimostrano la positività del progetto e testimoniano come la strada scelta sia quella giusta. Una strada che CePDI, Provincia, Comune e Ausl hanno deciso di percorrere insieme per un altro triennio, nonostante le difficoltà economiche che gli enti locali stanno vivendo.
Dichiarazioni:

<strong>DANILO AMADEI </strong>(Presidente CePDI): La situazione del mondo della scuola in questi anni è diventata ancora più difficile che in passato, in Italia come a Parma. A questa si aggiungono le difficoltà economiche degli enti locali che condizionano i contributi per l’integrazione degli alunni con disabilità, possibile dando a ciascuno gli strumenti di apprendimento più adeguati. Quello che firmiamo oggi possiamo dire che è un accordo di resistenza: se non resistiamo, a rimetterci saranno proprio le persone con maggiori difficoltà

<strong>FERNANDO BARBACINI</strong> (Direttore CePDI): Tracciando un bilancio delle attività del progetto, possiamo dire in sintesi che i risultati sono importanti sia per quantità che per qualità: abbiamo esteso infatti gli interventi non più solo agli alunni e al mondo della scuola, ma anche agli operatori di altri enti e soprattutto alle famiglie

<strong>GIUSEPPE ROMANINI</strong> (assessore provinciale Politiche Scolastiche): Desidero segnalare l’importanza della sinergia tra le istituzioni che rendono possibile il rinnovo di questo progetto per altri tre anni. La situazione di difficoltà in cui ci troviamo, e le sue ripercusssioni sulla scuola, producono uno stress di sistema su tutto il settore educativo. Mantenere in equilibrio il sistema è l’obiettivo da raggiungere, possibile anche grazie all’accordo siglato oggi.
<strong>
LAURA ROSSI</strong> (assessore comunale al Welfare): Un centro come il Cepdi è motivo di orgoglio per la città e il territorio, che fa la differenza nella qualità della vita rispetto ad altre zone italiane. Per i noti problemi di bilancio comunale, abbiamo dovuto fare delle scelte difficili selezionando le priorità: tra queste abbiamo confermato il contributo annuale al Cepdi e speriamo di poter far meglio in futuro.
<strong>
MASSIMO FABI</strong> (Direttore Ausl Parma): L’integrazione sociale e scolastica è perfettamente in linea l’obiettivo dell’Azienda sanitaria locale: garantire e promuovere la salute delle persone. Più che di resistenza per le risorse scarse, ritengo sia neccesario praticare anche una resistenza di carattere culturale, sviluppando cioé la capacità di modificare le risposte in relazione ai contesti che mutano. Auspico che in questo percorso di “resistenza” il Cepdi possa trovare le condizioni di sostenibiltià per poter proseguire.

ADRIANO MONICA (Ufficio Scolastico regionale): Sono tante le iniziative degli Istituti scolastici realizzate in questi anni, all’insegna della didattica per tutti, previste dall’accordo ma non solo. Abbiamo osservato, nell’ambito della promoziione delle nuove tecnologie per la didattica, un grande interesse sia da parte degli insegnanti che di alunni e genitori.

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